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  • La QBO

    Risultati immagini per qbo meteo

    La QBO (Quasi-Biennial-Oscillation) è l’oscillazione quasi periodica della direzione dei venti zonali stratosferici equatoriali. Il nome non è casuale infatti varia mediamente ogni 28 mesi, si parla di fase positiva quando la direzione dei venti stratosferici equatoriali è zonale (cioè va da ovest ad est) mentre fase negativa quando avviene l’esatto opposto (cioè da est a ovest). L’indice è molto importante per prevedere l’andamento della stagione degli uragani, infatti in caso di QBO+ si ha un intensificazione dell’attività tropicale atlantica con un aumento di tempeste e uragani, influenza anche la stagione dei monsoni e la frequenza dei cicloni tropicali nel pacifico nord occidentale (la fase + ne aumenta la frequenza). La fase orientale (QBO-) è mediamente più forte e più ampia di quella occidentale e porta all’intensificazione dell’attività tropicale nell’oceano indiano sud occidentale. Inoltre quest’ indice ha un influenza più o meno diretta su moltissimi fattori come il regime pluviometrico del Sahel (con QBO+ si ha un incremento delle precipitazioni in quest’area) e la velocità con cui si smaltiscono in atmosfera gli aerosol provocati da grandi eruzioni vulcaniche.
    La caratteristica più importante per l’emisfero boreale è l’interazione che sviluppa con i minimi e i massimi solari, infatti l’accoppiata minimo solare-QBO- e massimo solare-QBO+ può favorire gli improvvisi riscaldamenti stratosferici (specialmente nella caratteristica di Major Warming, ovvero quando a 10HPa le correnti zonali vengono sostituite dagli esterlies fino alla latitudine di 60N) che portano allo split o al displacement del vortice polare stratosferico.
    Le zone colpite dai pezzi del vortice polare disgregato possono vivere eventi di freddo storici (come successo in Italia nel 1985 o nel Febbraio 2018, per citare due esempi eclatanti).
    In caso di accoppiata discordante, ovvero QBO+ e minimo solare o QBO- e massimo solare si ha invece un inibizione dei grandi riscaldamenti stratosferici e quindi schemi circolatori con caratteristiche maggiormente zonali.
    Il prossimo inverno 2019/20 dovrebbe avere un indice QBO- (dovrebbe virare in negativo già da Novembre) accoppiato ad un minimo solare molto profondo, tra i più forti degli ultimi decenni.
    Questo ovviamente non significa che andremo necessariamente incontro ad un Inverno rigido e nevoso visto che si devono considerare tanti fattori, inoltre bisogna tenere contro della componente “Climate Change” che scombina le correlazioni statistiche facendone spesso perdere significato.

    Christian Lacoppola 

     


  • Questo è ciò che ha lasciato il peggioramento di stampo invernale nel Piemonte

    Immagine satellitare emblematica che mostra la copertura nevosa su tutto il comparto meridionale del Piemonte sino a parte della Provincia di Torino. Alpi occidentali abbondantemente innevate, dalla Liguria alla Valle d’Aosta.

    Di seguito si mostra una peculiarità di questo peggioramento, ossia la mancanza  di neve in un’area ristretta a sud della collina Torinese e dell’Alto Monferrato, per l’ombria pluviometrica causata dalla disposizione prevalente delle correnti alle basse e medie quote (Nord-Est). Continue reading  Post ID 2168


  • Alluvione Piemonte novembre 2016

    Esattamente un anno fa il Piemonte viveva un importante evento alluvionale, di seguito alcune immagini di quei giorni, a distanza di un anno questa regione si trova esattamente nella situazione opposta, una siccità che trova difficilmente precedenti simili e un futuro che sembra sempre più propenso verso un estremizzazione dei fenomeni, espresso in maniera molto più semplice possiamo dire, o troppo o il nulla.

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  • La nostra casa

    Come spesso accade negli ultimi anni, c’è poco di cui discutere in ambito meteorologico nel nostro paese, tuttavia continuiamo a sperare in tempi migliori e per farlo pubblichiamo un video bellissimo montato da un ragazzo italiano molto bravo.

    Per ricordarci quanto sia bella la nostra casa e di quanto sia importante proteggerla, soprattutto da noi stessi.


  • Siccità e crisi idrica: il ruolo fondamentale degli acquiferi in Italia

    Schema semplificato degli acquiferi nel sottosuolo

    In questa estate caratterizzata dalla siccità in molte zone di Italia, può essere utile comprendere come la risorsa acqua sia utilizzata nel nostro paese e quali possano essere le azioni concrete per prevenire in futuro i disagi dovuti alla carenza di precipitazioni. Continue reading  Post ID 2168


  • Il relativismo che fa male al clima

    Nell’era di internet e dei social, l’informazione sta diventando sempre più accessibile a tutti, favorendo la diffusione della conoscenza ad una fascia sempre più grande di popolazione. Ma siamo veramente sicuri che sia in atto una divulgazione reale di conoscenza? Probabilmente…NI. Il problema è definire il termine conoscenza. Noi, qui, ci limitiamo a definirla come quella predisposizione dell’essere umano ad apprendere i come ed i perchè di tutto quello che ci circonda (visibile o non visibile, tangibile o spirituale).

    Le discipline scientifiche aiutano l’uomo a dare risposte concrete alle infinite domande che l’uomo è in grado di porre circa il mondo materiale. Lasciamo alla religione ed alla filosofia la ricerca delle risposte che trascendono il mondo tangibile.

    La meteorologia e la climatologia sono discipline che possiamo tranquillamente annoverare tra quelle soggette ad un approccio di tipo scientifico. Come tali seguono Continue reading  Post ID 2168


  • Confronto 2003 – 2017

    Come ben sappiamo nel 2003 il caldo fu notevole, si raggiunsero in molte località temperature record ma la cosa che più rese quella stagione “eccezionale” fu anche la persistenza.

    Quest’anno invece si tratta di “ondate” di calore, i vari affondi Atlantici sul Portogallo portano su di noi risalite caldo Africane con alcune pause solo sulle regioni settentrionali. Continue reading  Post ID 2168


  • I due volti della stessa medaglia

    Torrente Sangone a Beinasco nei pressi di Torino

    Il periodo prolungato di siccità sul territorio italiano, pone innanzi agli occhi di tutti, gli effetti negativi che stanno colpendo le nostre risorse ambientali  più preziose, prima su tutti l’acqua. Mentre per altri fattori è più difficile avere un riscontro diretto dei danni dovuti a caldo e siccità, quello che sta succedendo a fiumi e laghi è pressochè osservabile da chiunque.

    L’Italia non è nuova a periodi di siccità, Continue reading  Post ID 2168