Agosto 2003 e 2017 a confronto

Carta del Geopotenziale a 500hPa del 12 agosto 2003

Tutti, età permettendo, ricorderanno l’estate 2003 per intensità e durata del caldo opprimente. Ognuno di noi pensò che un evento del genere fosse troppo eccezionale per essere rivissuto a distanza ravvicinata negli anni successivi. Fortunatamente una stagione del genere nella sua globalità non si è ripetuta, ma estati “diverse” hanno cominciato a caratterizzare i nostri trimestri caldi.

L’aumento delle ondate di caldo, la loro frequenza e l’intensità sono ormai dati certi e il trend sembra continuare in quella direzione, in attesa di una inversione di tendenza chiara e inequivocabile.

Le ondate di caldo intense, per fortuna non troppo durature e intervallate da brevi periodi di rimescolamento dell’aria (con temporali al nord, ma secco al centro sud), stanno caratterizzando questa estate 2017 sin dal mese di Giugno.

Ci stiamo approssimando a vivere l’ennesima ondata di caldo intenso, molto probabilmente, da quel che propongono i modelli, la più intensa tra quelle verificatesi sino ad ora.

Ma quanto intensa sarà? Fino a dove potranno spingersi le temperature? Segneremo nuovi record di temperatura per alcune località?

Proviamo a mettere in confronto l’ondata di caldo più intensa del 2003 e quella che a breve ci coinvolgerà.

Questi sono gli apici di temperatura a 850hPa per il giorno 12 agosto 2003 ed in prospettiva  per il 04 agosto 2017.

La due carte riportano una scala cromatica in legenda leggermente diversa, quindi non si basi il confronto solo sull’impatto visivo dei colori perchè commetteremmo un errore.

Fatta questa premessa, le due carte ci forniscono sostanzialmente due dati. Nel 2003 l’Italia era attraversata da una isoterma a 850 hPa con valori medi di 24-26 gradi; venerdì prossimo alcune zone del nostro territorio vedranno isoterme spingersi sino ai 28 gradi, sul resto della penisola  i valori si attesteranno tra i 24 e i 26 gradi.

E’ molto probabile che alcune zone interne del centro-nord raggiungerano o supereranno di poco i 40 °C.

Ci separano ancora alcuni giorni dall’apice dell’evento, le prossime emissioni dei modelli potrebbero ridimensionarne leggermente la portata.

Alcune regioni rivivranno, probabilmente, l’esperienza di caldo vissuta in quell’agosto del 2003.

Tuttavia, la disposizione delle principali figure bariche nel nostro continente, non evidenzia una struttura di alta pressione estesa e radicata come nel 2003, ove l’anticiclone sub tropicale si estendeva sino a coinvolgere la Gran Bretagna (cfr. carta ad inizio articolo).

Carta del Geopotenziale a 500hPa del 04 agosto 2017

Superato l’apice previsto per il fine settimana, il nord sembrerebbe uscirne con gradualità i giorni successivi, più complicata la situazione al centro sud. Attendiamo conferme dai modelli nei prossimi giorni.

Rimane inalterata la grave crisi idrica del Paese.

 

 

 


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